martedì 27 aprile 2010

La donna sole di Herman Vahramian

Sul cerchio sul punto sul sole sulla donna



"L'arte esiste per la creazione di forme contemplative che rendono possibile rispecchiarsi nel divino" Zoroastro

Per i seguaci di Zoroastro, Kurshid Khanum,il sole col volto di Donna, era la manifestazione del divino,il simbolo di un ordine superiore, il tramite fra l'uomo e il Creatore dell'universo.Il sole, rappresentato con le fattezze di un volto femminile, veniva ricamato dalla futura sposa prima del matrimonio.
Confezionati a due a due- per simboleggiare la dualità di tutti i fenomeni- venivano murati, sempre a due a due, sulle pareti interne della casa, a ribadire quotidianamente i tre comandamenti di Zarathustra:" pensare bene", " parlare bene", agire bene". Ogni ricamo è impregnato e compenetrato di simboli e metafore della cosmogonia zoroastriana e raccontano di un passato che sussisteva con una visione inconfutabile globale e netta della suddivisione del Bene e del Male, dello Spirito e della materia

Ogni ricamo riporta in sé la traccia di vari riferimenti simbolici, filosofici, cosmogonici e religiosi.
L'occhio la finestra verso l'aldilà
La bocca croce il simbolo dell'universo
Il mento l'albero della vita
La pozzetta o il neo punto d'irradiazione della creazione dell'universo, con diversi centri concentrici evocatori dei santi immortali
CERCHIO Donna Sole Simbolo Splendente
Donatrice di luce
Nemica delle Tenebre
Cacciatrice dell'Oscurità mediante i suoi raggi solari
Simbolo per eccellenza dell'esistenza di un ordine superiore e della manifestazione divina


" La donna è la forma terrena più sublime della bellezza, e la bellezza terrena non è altro che un riflesso e una manifestazione della qualità divina..... Datosi che è comunque impossibile contemplare di per sé l' Assoluto in un essere vivente, è assai meglio rivolgere lo sguardo verso la forma umana piuttosto che verso ogni altra forma creata; di gran lunga preferibile è guardare una donna che un uomo..." Ibn-Arabi, XIII sec. d.c.






holihai

Yoga will never die




LO YOGA

E'

ADATTO

ALLE DONNE ?




Domanda improponibile, indisponente ed anche ridicola al giorno d' oggi!
Ma in passato, agli albori dello Yoga, quale era il ruolo delle donne ?
Erano numerose le yogine , esistevano le ascete, era consentito alle donne di percorrere il cammino spirituale ?
Nello studiare l'arte dello Yoga si scoprono sorprendenti sorprese.
Secoli e secoli fa, al tempo dei Veda, le donne erano predominanti in molti settori. Ed anche le dee godevano di pari opportunità.


Fu la dea Parvati ad entrare per prima in possesso della conoscenza dello Yoga, suo maestro fu il regale consorte Shiva.
Da Invidiare

Maitreya
, moglie del grande Yogi e filosofo Yajnavalka, conseguì il Samadhi praticando lo yoga che aveva appreso dal marito, autore dello Yogayajnavalka.
Da studiare

Un episodio molto noto del Ramayana descrive l'addio dato dalla madre a Rama, condannato a vivere in esilio per quattordici anni. Kausalya, sopraffatta dal dolore, consapevole che ogni benedizione data con le lacrime agli occhi è di cattivo auspicio, praticò Asana e Pranayama per poter padroneggiare il dolore e benedire il figlio Rama con equanimità e distacco.
Da imitare

Nel Mahabharata si racconta di Sulabha, un'eremita figlia del re Pradhan, studiosa ed esperta nello Yoga. Janaka, re di Mithila, fu sconfitto da lei nel corso di una disputa sullo Yoga.
Da approfondire

In India la leggenda di Madalasa è un esempio di donna Yogini. Madalasa era la consorte devota del re Rtudhvaja. Credendo che suo marito fosse morto, compì un Sati, dandosi fuoco.
Poichè il marito era ancora vivo, un dio la riportò in vita. La morte aveva cancellato in lei ogni memoria della sua vita precedente, ma non appena venne iniziata ala disciplina dello Yoga, riacquistò la memoria, ritrovò se stessa e divenne una seguace dello Yoga.
Da non imitare


Durante il periodo Vedico il loro ruolo era considerato fondamentale e godevano di pari opportunità e diritti. Ci furono donne che si sottoposero alla cerimonia del filo sacro, che studiarono i Veda ed appresero arti quali la lotta, il tiro con l'arco, lo Yoga e la musica.
Come dee le descrive il Manusmriti:

Là dove le donne vengono rispettate dimorano gli dei
Là dove sono disprezzate, tutte le azioni si vanificano

yatra naryastu pujyante tatra devatah
yatretastu na pujyante sarvastatraphalah kriyah
M.S. III, 55

Da meditare


.....continua..........

holi hai